Sommozzatore dal 1985 (M.M.)
Ciao ragazzi(si fa per dire...),
mi chiamo D'Amico Antonio (Tonino per tutti, ormai) e sono nato nel lontano 20 luglio 1964 a Vibo Valentia.
Mi sono arruolato nella nostra amministrazione nel 1986 dopo aver fatto il militare come sommozzatore nella marina militare a La Spezia (ComGrupDrag 4 - cacciamine Cedro - Nucleo SDAI).
Ho dovuto sempre combattere nella gdf per farmi accettare come subacqueo, infatti mi avevano "appioppato" la categoria di motorista, per carità onorevolissima, ma non la sentivo mia, anche perchè venendo dalla Marina Militare come sommozzatore cosa potevo fare secondo voi?
Bravi, il sommozzatore.
Così, dopo mille battaglie e "piccole minacce" ricevute, sono riuscito a farmi segnalare dalla Stazione Navale di Livorno dove ero imbarcato quale motorista appunto, per il corso OSSP, nel 1989.
Naturalmente il corso con gli stessi istruttori di qualche anno prima è stata una formalità, anche se, come sapete, li il c...o te lo fanno davvero alla grande, ma tanta era la mia determinazione che non ho avuto alcuna difficoltà.
Così a gennaio 1999 mi ritrovo come sommozzatore presso la Stazione Navale di Bari. Tre anni bellissimi fino a quanto non ho avuto la brillante idea di fare il concorso e poi il corso sottufficiale. Dopo due anni a Ostia (dove ho conosciuto l'amico Carlo Argiolas) e uno a Gaeta a studiare come un pazzo, divento Vice Brigadiere A.C. e, siccome nel frattempo avevo richiesto al C.G. di fare le visite mediche e le immersioni per conferma e mantenimento brevetto, mi sono ritrovato al termine del corso a Gaeta nella condizione di poter scegliere se andare a reparto come A.C. o capo nucleo sommozzatori.
La scelta la potete immaginare, così mi viene proposto Vibo Marina, cosa che naturalmente ho accettato (evitando così all'Amministrazione di dover sborsare soldini per la legge 100). Pertanto, come detto in precedenza, dal 1995 vivo e lavoro a Vibo dove, tra alti e bassi, ho partecipato a innumerevoli attività operative, alcune davvero gratificanti e indimenticabili come la leberazione di due capodogli dalle reti spadare (insieme all'amico Ciccio Strangis) e tanti rinvenimenti e recuperi di reperti archeologici insieme alla Soprintendenza ai beni archeoligici, altri meno nobili ma altrettanto importanti (avvitare maniglioni e pulire carene per capirci).
Insomma sono un sommozzatore con le spalle larghe e le p..le piene, stanco delle avversità e le ritorsioni che la nostra carissima amministrazione ci riserva quotidianamente.
Scusatemi per la presentazione troppo lunga, ma non sono riuscito a raccontarla in maniera più breve. E manca la parte attuale, di cui magari vi parlero nel prossimo futuro, nei prossimi post.
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W i reparti subacquei della gdf e w i sommozzatori.